Probabilmente sono fuori tempo massimo da teleosservatore/trice, però volevo dire che sto iniziando ad apprezzare Pechino Express, per il modo di raccontare i paesaggi, che in Rai ormai hanno la faccia da merendina di Licia Colò, per la dinamica del gioco e soprattutto per Costantino della Gherardesca, che spogliato dagli orpelli barocchi e grotteschi di natura chiambrettiana, ha tirato fuori un’intelligenza vispa da buon viaggiatore occidentale.
Poi mia figlia Sofia si è innamorata del prinicipe Emanuele Filiberto e davvero non c’è stato nulla da fare. Le bambine ameranno sempre i principi azzurri, anche a occhi bendati.
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