Fermare il declino, il mio

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Sono vecchia se dico che non credo alle ricette di Renzi? Che poi son sempre le stesse, da quando il riformismo è riformismo: facilitazioni, tagli, trasparenza, ammodernamento della macchina burocratica e poi bisogna sempre vedere chi e come lo farebbe. Ma Renzi e i rottamatori pensano davvero che chi non lo condivide lo fa perché nelle logiche di apparato?

Esistono quelli che non rinunciano alla manciata di diritti acquisiti perché sanno che persi quelli (e li perderemo comunque, in una logica di declino) resterà anche meno di quello che già oggi sembra poco. Esistono quelli che con una pensione spropositata magari (non è il mio caso familiare) fanno studiare i nipoti aiutando i genitori, esistono quelli che vorrebbero vedere drasticamente ridotto il numero dei politici ma soprattutto le infiltrazioni dei politici o dei loro famigli in ambiti che non gli competono ma per far questo non se la sentono di dare spazio a una schiera di nuovi incompetenti, più incompetenti dei precedenti e più avidi perché più incazzati di quelli di prima.  Ci sono quelli poi che non credono che la privatizzazione abbia reso migliori i servizi e non crede pertanto che ampliare il privatizzato ci renda la vita più facile. Ci sono quelli e non sarebbero necessariamente quelli di sinistra che pensano che il welfare, i servizi sociali, servano a far crescere un paese meglio, nel miglior modo possibile almeno.

E adesso andate avanti con questa storia del declino, perché per quel che mi riguarda, finché non ascolterò delle alternative credibili siete davvero tutti uguali, solo che qualcuno è più uguale di voi.

Fermare il declino, io penso al mio, intanto.

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